L’ultima allerta lanciata dalla Camera di commercio di Brescia riguarda le richieste di pagamento per l’iscrizione all’ente che diverse aziende stanno ricevendo. Questo è solo uno dei tanti esempi di truffe informatiche che vengono perpetrate utilizzando un’identità fasulla, allo scopo di incassare soldi o introdursi nei sistemi informatici per rubare dati o ricattare le vittime. L’altra faccia della digitalizzazione è rappresentata dai reati informatici, che stanno aumentando in modo esponenziale in Lombardia.
Secondo l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, il numero dei reati informatici nella regione è aumentato del 24,8%, passando dalle 43.002 denunce del 2020 alle 53.407 del 2021. Questo fenomeno mostra una maggiore intensità nelle province di Mantova, Milano, Brescia, Lecco e Sondrio, con un’incidenza pari a 60 denunce ogni 10mila abitanti, superiore alla media nazionale (54).
C’è stata un’impennata dei reati informatici negli ultimi anni, passando dalle 37.207 denunce del 2017 alle 53.407 del 2021, un aumento del 44%. Tuttavia, si tratta di un dato sottostimato, poiché non tutte le vittime denunciano il reato, ma alcune preferiscono pagare per riprendere al più presto la piena operatività.
I reati informatici più diffusi
Secondo uno studio di Confartigianato, nel 2021 il 37% delle micro, piccole e medie imprese ha subito almeno un attacco informatico (la media in Europa è del 28%). Tra i reati informatici più diffusi ci sono virus, spyware o malware (esclusi ransomware), attacchi di phishing, acquisizione di account o furto di identità, hacking (compresi i tentativi) di conti bancari online, accesso non autorizzato a file o reti, ransomware, attacco DoS, ascolto non autorizzato di videoconferenze o messaggi istantanei.
Le conseguenze degli attacchi informatici più diffuse sono l’ulteriore tempo impegnato per rispondere agli attacchi informatici per il 30% dei casi, i costi di riparazione o ripristino per il 25%, l’impossibilità di usare risorse o servizi e di far continuare le attività quotidiane hanno interessato, entrambe, per il 18% delle imprese.
Come proteggersi dai reati informatici
Per proteggere le imprese dai reati informatici, Confartigianato Lombardia ha lanciato una serie di suggerimenti per le PMI. In primo luogo, le aziende devono dotarsi di un sistema di sicurezza informatica adeguato, che preveda l’utilizzo di software antivirus, firewall e aggiornamenti costanti del sistema operativo.
Oltre alle imprese, anche i privati cittadini sono sempre più esposti ai reati informatici, come il furto di identità, la frode online, il phishing e l’hacking. I criminali informatici possono utilizzare queste tecniche per rubare informazioni personali e finanziarie, come numeri di carta di credito e password, per poi utilizzarle per scopi illeciti, come il furto di denaro o l’accesso non autorizzato ai conti online.
La prevenzione dei reati informatici è un aspetto importante per proteggere le imprese e i cittadini dai pericoli della criminalità informatica. In primo luogo, è importante che le imprese e i privati cittadini abbiano un buon livello di consapevolezza dei rischi informatici e siano informati sulle tecniche utilizzate dai criminali informatici per rubare dati e denaro. Secondo un rapporto di Google, nel 2020 sono stati segnalati circa 2,5 milioni di siti di phishing ogni settimana.
È importante anche che le imprese e i cittadini adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i propri dispositivi e le informazioni sensibili. Queste misure possono includere l’utilizzo di software antivirus e firewall, l’adozione di password sicure e la crittografia dei dati.
Inoltre, le imprese dovrebbero formare i propri dipendenti sulla sicurezza informatica e istruirli sulle pratiche migliori per proteggere i dati sensibili. Anche i cittadini possono adottare alcune pratiche per proteggere i propri dati, come evitare di cliccare su link sospetti o di fornire informazioni personali a siti web non sicuri.
Infine, è importante che le autorità competenti, come le forze dell’ordine e le agenzie governative, lavorino insieme per combattere la criminalità informatica e per proteggere le imprese e i cittadini dai pericoli della rete. Ciò può includere l’implementazione di leggi e regolamenti adeguati, l’investimento in tecnologie avanzate per la sicurezza informatica e la cooperazione internazionale per combattere la criminalità informatica a livello globale.
Come proteggere le proprie informazioni
La sicurezza informatica è un tema che riguarda sia le grandi aziende che le piccole imprese e i privati cittadini. Ecco alcuni consigli per proteggere le proprie informazioni:
1. Aggiornare regolarmente i dispositivi
Mantenere i propri dispositivi aggiornati è uno dei modi più efficaci per proteggere i propri dati. Gli aggiornamenti software spesso correggono vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dai truffatori.
2. Utilizzare password sicure
Le password deboli sono una delle cause più comuni di violazioni della sicurezza. Utilizzare password complesse e diversificate per ogni account è un buon modo per proteggere le proprie informazioni.
3. Fare attenzione alle e-mail sospette
Le e-mail di phishing possono sembrare legittime, ma in realtà sono progettate per ingannare le vittime e ottenere informazioni sensibili. Verificare sempre la fonte delle e-mail e non cliccare su link sospetti.
4. Utilizzare una soluzione di sicurezza informatica
Esistono molte soluzioni di sicurezza informatica sul mercato, come antivirus, firewall e software di crittografia dei dati. Utilizzarle può aiutare a proteggere i propri dispositivi e le proprie informazioni.
Conclusione
I reati informatici rappresentano una minaccia sempre crescente per le imprese e i cittadini, ma ci sono molte misure che possono essere adottate per prevenire tali attacchi e proteggere i propri dati e denaro. La consapevolezza dei rischi informatici, l’adozione di misure di sicurezza adeguate e la collaborazione tra le autorità competenti sono tutti fattori importanti per garantire la sicurezza informatica e proteggere le imprese e i cittadini dai pericoli della rete.